Ti racconto la mia terra
Tra arte e cultura ... i nostri monumenti ...
Ingens Castrum
"Ingens castrum ", così lo storico Alessandro Telesino, il biografo del re Ruggiero II, definiva la roccaforte montefuscana, che fu luogo di assedi, battaglie ed importanti eventi storici fino a divenire la " torre fortissima di fedeltà" ai tempi del normanno Tancredi e poi dell'imperatore Federico II di Svevia.
Carcere "Lo Spielberg del Risorgimento Meridionale
Antro oscuro, scavato nella viva roccia montefuscana, il sotterraneo dell'antico castello normanno fu adibito a Carcere sin dal XIV secolo e fu luogo di tormento e tortura per coloro che venivano condannati dal Tribunale della Regia Udienza. Nel 1852 divenne Bagno Penale di Prima Classe e vi furono rinchiusi i nobili filounitari, rei di complotto contro il re Borbone, divenendo tristemente noto come lo Spielberg dell'Irpinia. Negli anni successivi all'Unità d'Italia, si consumò, tra le sue possenti mura , la drammatica vicenda storica dei contadini e dei briganti meridionali. Dal 1928 è stato insignito del titolo Monumento Nazionale.
Chiesa Palatina di san Giovanni del Vaglio
Antica cappella delle guarnigioni del castello, la Chiesa di san Giovanni del Vaglio è stata investita della dignità di Cappella Reale sin dal 1281 dal sovrano angioino Carlo I e dal 1460, al tempo di re Ferdinando d'Aragona, è stata dichiarata Regia Cappella Palatina. Sempre amata dai sovrani e dal popolo, la sua storia si intreccia con la storia gloriosa della Città, in un lungo ed affascinante racconto che, tra lapidi, affreschi, reliquie sacre e mistiche presenze, testimonia l'importanza e la magnificenza di questa antica chiesa.
Torre civica
Il campanile fu costruito nel 1541 ed originariamente era inserito nella facciata della Chiesa. In seguito al restauro voluto dall'arcivescovo Orsini in seguito al terremoto del 1688, e alle trasformazioni architettoniche della stessa, si presenta nella forma attuale. E' fatto a blocchi di pietra bianca e in cui si aprono finestroni a tutto sesto per le campane. Da tali aperture , raggiungibili attraverso la scala interna in pietra locale, è possibile godere, in piena sicurezzza, di una suggestiva vista sull'ampio orizzonte
Cisterna Federiciana
Voluta dall'imperatore Federico II di Svevia, fu costruita nel 1240 per garantire una riserva di acqua alla roccaforte montefuscana. La cisterna è in pietra , con volta a botte. Si estende sotto la piazza principale per una lunghezza di 10 metri e una larghezza di 5 metri.
Palazzo Giordano e le case nobiliari
Nel centro storico di Montefusco, eleganti portali in pietra e stemmi nobiliari testimoniano il fasto dei tempi passati quando tante nobili famiglie risiedevano nell'antico Capoluogo. Questi austeri palazzi raccontano storie affascinanti di illustri concittadini, martiri, magistrati, eroi di tempi passati e narrano la storia di donne coraggiose e sagge nella sfida dei tempi.
Tra i palazzi nobiliari merita una particolare menzione il palazzo dei Baroni Giordano che, per la meraviglia degli ambienti raffinati e vivacemente dipinti con paesaggi marini , figure mitologiche e motivi fitomorfici è un eccellente esempio di arte ed architettura settecentesca
Oratorio di san Giacomo
Scrigno di arte e bellezza risalente al XIII secolo, è l'antica cripta della chiesa di santa Maria della Piazza. Sede, sin dal 1652, della Confraternita di san Giacomo, custodisce, negli affreschi e nelle storie dipinte, l'afflato divino che attraversa il racconto affascinante e profondo della vita della comunità montefuscana nei secoli passati.
Chiesa di san Francesco
La bella Chiesa dedicata a San Francesco nel XVI secolo, era stata originariamente dedicata alla Ss. Trinità e risaliva al XIII secolo. Secondo una antica tradizione essa fu voluta proprio dal Santo d'Assisi che aveva avuto in dono un terreno da un nobile del luogo, tale Pandolfo. E' una chiesa elegante ed austera, ad unica navata. Per secoli in essa fu conservata la sacra reliquia della Santa Spina di Cristo, come ricordano pure delle suggestive tele che rievocano il tormento della Coronazione di N.S. Gesù Cristo.
Torre Riola e la storia dei Longobardi
Antica torre a pianta circolare dalle origini misteriose, si innalza severa su antiche mura nel sito individuato da alcuni storici, come l'antico castello longobardo. Appartenne alla famiglia Riola, antica proprietaria del Palazzo.
Chiesa e Porta di san Bartolomeo
E' forse la chiesa più antica del paese, fondata dalla famiglia dei Baroni Dell'Aquila, e risalente al XII secolo. Le notizie più antiche riguardanti questa umile chiesa dedicata all'apostolo Bartolomeo risalgono infatti al 1170. E' una chiesa modesta nelle dimensioni e nell'architettura, ad unica navata e con un unico altare, ma ricca, nei secoli passati, di cappellette interne dedicate a vari santi e di statue realizzate dal dinamico e talentuoso parroco don Antonio Corsi.
Antistante alla Chiesa, due monumentali pilastri in pietra ricordano l'ubicazione dell'antica porta San Bartolomeo che cosentiva di accedere alla parte alta dell'antico castello e del paese.
Chiesa e Monastero di santa Caterina da Siena
Il monastero delle suore claustrali dedicato a santa Caterina da Siena fu portato a compimento ed inaugurato nel 1699. Voluto dalle famiglie benestanti di Montefusco per favorire la monacazione delle proprie figlie, ha accolto nei secoli, generazioni di fanciulle montefuscane e del territorio. La Chiesa ad esso annessa fu inaugurata nel 1715 ed è una suggestiva chiesa ad unica navata con cinque altari e pregiate tele dipinte da artisti della scuola napoletana del Settecento. Tra le tele, particolarmente suggestiva e importante è la tela dell'Annunciazione, detta comunemente "La Madonna del tombolo ", primo documento iconografico attestante l'antica lavorazione sul territorio.
Santuario della Madonna del Carmine
Il culto della Beata Vergine del Carmelo è un culto antico e molto sentito a Montefusco. Il santuario, a Lei dedicato è una chiesa settecentesca di modeste dimensioni, ad unica navata ed unico altare , vivacemente decorata. Pregevole la statua lignea della Madonna che troneggia alle spalle dell'altare, originalmente avvolta in un manto di stelle.
Chiesa e Monastero di S. Egidio con cella di S. Pio
Consacrata nel 1673, la Chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie è una chiesa ampia ed armoniosa, coperta con volta a botte. Pregiata la pala d'altare dipinta nel 1755 e le pale laterali . Il convento dei Padri Cappuccini annesso alla Chiesa ha ospitato , nel 1908, il giovane fra Pio da Pietrelcina uando era ancora studente in teologia e ne conserva, intatta la celletta e le suppellettili usate dal Santo .